Un sistema antincendio boschivo è l’insieme di tutte le attività atte ad estinguere, nel minor tempo e con il minor danno, un incendio boschivo.
 
 
La legge quadro nazionale per la difesa dei boschi dagli incendi (numero 353 del 2000) ha affidato alle Regioni la maggior parte delle competenze per la lotta attiva agli incendi boschvi lasciando però al Dipartimento Protezione Civile importanti compiti come:

  • Centro Funzionale Centrale per il Rischio Incendi Boschivi – Emette giornalmente un bollettino di suscettività all’innesco degli incendi boschivi su tutto il territorio nazionale individuando per ogni provincia tre livelli di pericolosità (bassa – media – alta).

  • COAU Centro Operativo Aereo Unificato – Struttura con cui il Dipartimento della Protezione Civile coordina l’attività di spegnimento degli incendi boschivi con la flotta aerea dello Stato sul territorio nazionale. Nel Coau confluiscono le richieste di intervento inoltrate dalle sale operative regionali.

  • Inizio e conclusione Campagna Antincendio Boschivo – La campagna di massima allerta per gli incendi boschivi.

 
 

Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

L’organizzazione del sistema AIB è gestita singolarmente dalle regioni italiane che redigono, approvano e seguono i Piani Antincendio annuali, biennali o triennali secondo la legge 353/2000. Il federalismo nella gestione dell’incendio boschivo è dovuto alla vasta differenza climatica, forestale e gestionale delle regioni italiane. Solitamente anche i Parchi Nazionali attuano un proprio Piano Antincendio Boschivo.
 

Prevenzione

L’attività di prevenzione consiste nel porre in essere tutte quelle azioni atte a ridurre le cause ed il potenziale innesco di incendio nonché interventi finalizzati alla mitigazione dei danni conseguenti; solitamente per prevenzione si intendono interventi selvicolturali e interventi su viali tagliafuoco e viabilità di accesso al bosco.
 

 

Lotta Attiva

La lotta attiva negli incendi boschivi può essere di tre tipi: vedetta, spegnimento terrestre, spegnimento aereo.
 

 

Vedetta

Non sempre presenti in tutte le regioni (poiché alcuni enti si affidano alle chiamate dei cittadini), sono il primo passo per lo spegnimento di un incendio boschivo; la vedetta avvista l’incendio, indica la zona e nel caso, indica alle squadre di pronto intervento le vie d’accesso migliori.
 

 

Spegnimento terrestre

La squadra di spegnimento terrestre (composta da un minimo di due ad un massimo di nove elementi), è dotata di un Capo Squadra che dirige le fasi di spegnimento della propria squadra; la squadra può essere dotata di attrezzature antincendio senza acqua (quali flabelli, pale) o con acqua (moduli antincendio entro i 1000 litri o autobotti). Ogni componente della squadra antincendio boschivo deve aver seguito con successo il corso AIB. È a discrezione delle Regioni l’utilizzo, o meno, del volontariato a vantaggio degli enti regionali. Quando gli incendi si avvicinano ai centri urbani, vengono ridefiniti incendi di interfaccia e sono diretta gestione dei Vigili del Fuoco
 

Spegnimento aereo

Quando il rogo non è più contenibile da terra si fa supporto sui mezzi aerei regionali o nazionali; per far concorrere la flotta aerea obbligatoriamente deve essere presente un Direttore Operazioni Spegnimento (del Corpo Forestale dello Stato, ora dei Vigili del Fuoco o aziende regionali o enti) a meno che il pilota si avvalga delle proprie conoscenze per l’intervento. In caso di mezzi regionali il Direttore richiede direttamente alla SOUP che decide, in caso si tratti della flotta aerea nazionale, la SOUP deve fare richiesta al COAU. I mezzi aerei possono volare esclusivamente entro le effemeridi e sotto la direzione del Direttore Operazioni Spegnimento che, in caso di sua presenza, è il responsabile di tutta l’operazione di spegnimento dalle squadre da terra sino ai mezzi aerei, dallo spegnimento alla bonifica.
 

SOUP – Sala Operativa Unificata Permanente

È una sala istituita dalle regioni al fine di assicurare il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali. Coordina gli interventi, oltre che delle proprie strutture e dei propri mezzi aerei di supporto all’attività delle squadre a terra, anche delle risorse del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e del Corpo forestale dello Stato in base ad accordi di programma; di personale appartenente ad organizzazioni di volontariato, riconosciute secondo la vigente normativa; di risorse delle Forze armate e delle Forze di polizia dello Stato, in caso di riconosciuta e urgente necessità; di mezzi aerei di altre regioni in base ad accordi di programma.