Un sistema antincendio boschivo
è l’insieme di tutte le attività atte
ad estinguere, nel minor tempo
e con il minor danno,
un incendio boschivo.
Il Corpo Volontari del Parco del Ticino si occupa di antincendio boschivo, vigilanza ecologica e protezione civile.
Un sistema antincendio boschivo
è l’insieme di tutte le attività atte
ad estinguere, nel minor tempo
e con il minor danno,
un incendio boschivo.
Le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) sono cittadini e cittadine amanti della natura, volontari che dedicano il proprio tempo alla difesa dell’ambiente, che desiderano trasmettere agli altri le proprie conoscenze e la propria passione e che educano al rispetto dei tesori verdi della nostra regione in modo da preservarli per le future generazioni.
Lo scopo della Protezione Civile è la produzione di servizi diretti all’integrità fisica delle persone, alla salvaguardia dei loro beni ed alla tutela dell’ambiente dai rischi, attraverso la programmazione e la pianificazione.
Quando nel 1974 furono ufficialmente tracciati i confini del Parco, divenne prioritario l’avvio di una struttura in grado di proteggere i boschi dagli incendi. Capostipite dell’attuale Corpo Volontari è il Servizio Antincendio Boschivo, nato nel 1979 per prevenire gli incendi nei boschi, grazie alle competenze assegnate ai Parchi (costituzione ed organizzazione di squadre antincendio) dalla Legge Regionale 9/1977. Sessanta volontari parteciparono alle prime riunioni organizzate dal Parco a Magenta; gli istruttori illustrarono le finalità del Servizio Antincendio Boschivo e i loro futuri compiti e nel 1980 iniziarono i primi corsi pratici di formazione organizzati dai Vigili del Fuoco di Inveruno; conclusosi l’addestramento, si costituirono sul territorio i primi gruppi. Un’ulteriore occasione per l’arricchimento professionale dei volontari si presentò alla fine del 1982, quando, dopo aver partecipato ad un corso di formazione organizzato dalla Regione Lombardia, molti degli uomini dell’Antincendio Boschivo diventarono anche Guardie Ecologiche. Ai primi volontari si aggiunsero così nuove figure, impegnate a far conoscere e rispettare le leggi in materia ambientale. Nel 1996 viene istituito il Corpo Volontari del Parco del Ticino che si fregia del riconoscimento ufficiale da parte del Dipartimento di Protezione Civile dello Stato e della Regione Lombardia. Nel 2002 il Corpo Volontari del Parco del Ticino è inserito nella Colonna Mobile di Protezione Civile della Regione Lombardia. Da questo momento la storia dei volontari del Parco si arricchisce di numerose esperienze, non più solo incendi e vigilanza ecologica, ma missioni anche fuori Regione, in soccorso alle popolazioni colpite da alluvioni, frane, terremoti ed altre calamità naturali. Con il sostegno degli organi direttivi del Parco e grazie alla sensibilità di alcune amministrazioni comunali, i volontari diventano, anno dopo anno, sempre più motivati ed esperti e nascono i distaccamenti sul territorio che nel tempo si ampliano diventando 13: Sesto Calende, Vergiate, Golasecca, Somma Lombardo, Arsago Seprio, Gallarate, Turbigo, Cuggiono, Magenta, Motta Visconti, Vigevano, Parasacco, Pavia. Il Parco del Ticino vanta uno dei gruppi intercomunali più numerosi di Protezione Civile della Regione Lombardia: circa 300 volontari tutti abilitati in antincendio boschivo e protezione civile, di cui 100 guardie ecologiche volontarie (GEV), divisi in 13 distaccamenti operativi sul territorio del Parco. In queste sedi operative i Volontari si riuniscono per pianificare l’attività svolta sul territorio di loro pertinenza, secondo le direttive impartite dalla sede centrale del Parco; si esercitano, stendono rapporti di servizio e si tengono in stretto contatto con la sala operativa di controllo e con il responsabile del Servizio Volontariato e Protezione Civile.
Il Servizio civile universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio. Rappresenta un’importante esperienza di cittadinanza attiva ed è un’occasione di formazione e crescita personale e professionale per i giovani dai 18 ai 28 anni, che sono una risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del nostro Paese.
I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi e danno diritto ad un corrispettivo mensile. Maggiori informazioni